Apt è una città strana. Carino il centro storico, pieno di gente, di pasticcerie e confetterie,
molto “francese”.
Ma solo fino alle sette della sera.
Poi tutto chiude, tranne qualche ristorante e qualche gelateria.
(fino alle 22 e poco oltre, poi anche quelli…)
Il centro storico di Apt, in
presa diurna e in presa notturna,
non sembra lo stesso luogo.
Di sera diventa dominio di extraeuropei, o comunque di
francesi immigrati di seconda
generazione.
(il francese parlato insieme all’arabo non mente)
Tutti maschi, naturalmente.
Rumorosi, caciaroni.
La volante della gendarmerie sfila veloce tra i vicoli.
(facendomi appiattire sui muri un paio di volte)
C’è qualcosa che non funziona bene in quella cittadina.
Tuttavia, Apt è un’ottima base d’appoggio per visitare la
terra delle ocre e i villaggi fluviali.
Il mercato di fiori e frutta del sabato mattina, ben
introduce al tripudio di colori e alla
stranezza delle forme di quella terra.
Melanzane? Dal picciolino si direbbero melanzane. |
Le zucchine gialle fanno un certo effetto. |
Terza puntata/tappa: Roussillon e L’Isle sur la Sorgue.
La Provenza non è solo lavanda, tessuti a fiorellini e
imposte dipinte di viola.
E’ anche fuoco.
Roussillon nomen omen.
Il rosso, ma anche l’arancio, il giallo, tutta la gamma dei
colori ocra, dominano il paesaggio.
Le case del villaggio hanno le pareti tinteggiate in tutte le sfumature e le declinazioni dell’ocra e nonostante il paese sia pieno zeppo di turisti, vi si respira un’atmosfera slow, calma e pacifica.
Le case del villaggio hanno le pareti tinteggiate in tutte le sfumature e le declinazioni dell’ocra e nonostante il paese sia pieno zeppo di turisti, vi si respira un’atmosfera slow, calma e pacifica.
Sono le montagne e la
grande spaccatura che si apre accanto al paese a fare da serbatoio per i colori.
Il canyon di Roussillon
a quelli australiani e americani fa un baffo e mezzo, per intensità cromatica, per il senso di
meraviglia che suscita.
Percorrere il sentiero delle ocre (visita a pagamento,
naturalmente), addentrarsi all’interno
del canyon, è davvero emozionante.
Sembra di stare in un quadro, sulla tavolozza di un pittore,
su un pianeta alieno, in un altro tempo.
(l’immaginazione galoppa, e non fa manco tanto caldo, le chiome degli alberi forniscono rigeneranti
pause ombrose)
Ad un paio di chilometri dal villaggio, c’è il Conservatoir
des Ocres, un museo “esteso”, che
organizza millantanovecento attività.
In francese, naturalmente, e dunque chi può e vuol capire
capisca.
Anche senza capire, di fronte all’infinità di colori in vasetti
di vetro (la tattilità visiva!) che lo shop (il negozio, per i non parlanti
inglese) del museo offre - una varietà che fa impallidire tutti le botteghe di
prodotti per belle arti che abbia frequentato - ho provato il desiderio di fare un’incetta
colossale, tale da poter dipingere fino alla fine dei giorni.
Roussillon è il paradiso dei pittori.
(ma anche l’inferno)
Per averne un’idea:
Meno di 30 Km separano Roussillon da
L’Isle sur la Sorgue.
E’ uno dei cosiddetti “paesi fluviali”, con una caratteristica particolare: il centro storico è totalmente circondato da
uno dei canali nei quali si dirama la Sorga, sicchè a tutti gli effetti è un’isola fluviale, e
lungo il canale ci sono, funzionanti a tutto spiano, dei mulini, o forse è
meglio dire delle ruote idrauliche,
alcune in ferro, altre in legno, alcune ricoperte di muschio, la cui
funzione mi è tuttora oscura.
Tali ruote conferiscono
al paesello un che di favolistico.
(dove sono gli gnomi e le fate?)
La Sorgue ha la
sorgente a Fontaine-de-Vaucluse, un luogo cantato da Petrarca - chiare e fresche e
dolci acque - e dopo averci messo i
piedi dentro, non proprio nella sorgente, ma nei pressi, posso ufficialmente
dichiarare che a distanza di 700 anni le sue acque sono ancora chiare e
fresche, anzi no, proprio fredde.
Una meravigliosa decongestione dopo camminamenti feroci.
Bellissima! Questa è stata la tappa più sorprendente. ‘gnorante che sono! Credevo davvero che la Provenza fosse solo lavanda e colori viola dappertutto! Bella davvero. Mi sa che ci voglio andare pure io…
RispondiEliminaPoi tu mi racconterai dell'altra Francia:)
Elimina(e di sicuro ci vorrò andare pure io...)
Si, Rousillon, ovvero, il canyon, è una meraviglia che rimane appiccicata nella retina. Colori intensissimi dal giallo al viola, quando andai io.
RispondiEliminaUno non ci crede se non lo vede. Le foto sono belle ma non rendono.
Invece L'Isle sur la Sorgue non mi aveva entusiasmato. Gloria, ancora io. :)
E' vero, le foto non rendono per niente (soprattutto essendo io una superschiappa, vabbuò)
EliminaMa tu li hai messi i piedi nel canale? Hai fatto conversazione con un homelesse locale dalle sponde opposte del canale? (Berlusconì e Sarcosì merde!! - questo l'ho capito :D)
sono zucche, non melenzane!
RispondiElimina:-D
spalluzza
Zucchette bianche piccole come un pugno? strane comunque! :)
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